Mixare un film per me è esattamente come il mixare un disco.
Il primo compito di un fonico di mix discografico, è quello di riprodurre, il più fedelmente possibile, il suono reale degli strumenti (a meno che non si tratti di musica elettronica o sperimentale) e, successivamente, amalgamare il tutto in modo armonico per ottenere una sonorità gradevole all’ascolto.
Partendo da questo principio, anche quando si mixa un film si dovrebbe puntare allo stesso risultato.
La mia precedente esperienza discografica, mi ha aiutato molto in questa direzione.

Gran parte del lavoro, viene fatto a monte.
In fase di registrazione i tecnici di ripresa, devono essere molto precisi nelle registrazioni delle voci, utilizzando i giusti microfoni e livelli di incisione.

Un’altra parte importantissima la fanno i doppiatori e il direttore di doppiaggio. Quest’ultimo da, ai doppiatori, le indicazioni su emissione ed intenzioni recitative.
Un bravo doppiatore sa perfettamente come utilizzare il microfono, modificando la distanza, la posizione e l’emissione, in base alla scena da riprodurre. A questo proposito, è risaputo che i doppiatori italiani sono tra i migliori del mondo.

mixare un film

Se le fasi che ho appena elencato sono state eseguite a regola d’arte, il lavoro del tecnico di mix risulterà molto più semplice ed agevole.
Una volta incisi tutti i personaggi, è fondamentale procedere alla sincronizzazione.

Una fase molto delicata che prevede la sistemazione delle battute in modo tale da associarle perfettamente al movimento labiale dell’attore originale.

Terminata questa fase si procede a miscelare voci, ambienti, musiche ed effetti in modo, il più possibile armonico e realistico.

E’ necessario differenziare le scene in esterno da quelle in interno, utilizzando plugins, effetti, riverberi ed equalizzatori che permettano di inserire le voci nei vari ambienti e renderle omogenee e coerenti con le scene.

Non bisogna mai perdere di vista il prodotto originale cercando di riprodurre fedelmente le sonorità e gli ambienti che contiene.

Per fare degli esempi, potrei citare Uncle Frank, Lucy in the Sky, le sei stagioni di Vikings (in onda su Netflix) e la prima di Gangs of London (In onda su Sky Atlantic) doppiate e lavorate in Dream & Dream.
In questi casi, è stato fondamentale, inserire correttamente le voci in una colonna sonora (musiche ed effetti) particolarmente elaborata e perfettamente realizzata.

Rispetto a parecchi anni fa, quando, per alzare un volume di pochi decibel, equalizzare una voce o spostare una battuta si doveva procedere con tutta una serie di operazioni lunghe e complicate, oggi, la tecnologia ci da un preziosissimo aiuto.
Gli attuali sistemi di Hd recording, l’era digitale, le migliaia di plugins presenti sul mercato, ci aiutano a rispondere alle esigenze di un missaggio anche elaborato, con più semplicità e soprattutto, con maggiore velocità.

Proprio questa evoluzione tecnologica, ci ha portato ai mix surround e multicanale.

Attualmente , i sistemi Home Theater sono alla portata di tutti. Si possono facilmente acquistare sistemi multicanale casalinghi a partire da poche decine di euro.

Negli anni siamo passati dal missaggio mono, allo stereo e via via fino ad arrivare agli attuali sistemi:

mix film

– 5.1: 6 diffusori posizionati in modo avvolgere lo spettatore a 360 gradi (Sinistro, Centrale, Destro, Surround posteriore sinistro, Surround posteriore destro) . A questi si aggiunge un ulteriore diffusore subwoofer che ha il compito, attraverso un bass menagement (gestione dei bassi) di suddividere le frequenze basse da tutto il resto.

– 7.1: Esattamente identico al 5.1 al quale si aggiungono altri 2 diffusori posizionati sulle pareti laterali (Laterale sinistro e Laterale Destro)

– Atmos: L’ultima evoluzione dei sistemi audio per il cinema progettato per migliorare il 7.1
Si tratta di un sistema che può utilizzare fino a 64 canali di altoparlanti opportunamente posizionati in modo da avvolgere completamente il pubblico. (Dietro lo schermo, lateralmente, posteriormente. a pavimento e sul soffitto.)
Aggiunge al 7.1 un array stereofonico e fino a 118 “oggetti sonori” che possono essere spostati a piacimento in tutte e 3 le dimensioni. (Mix in 3D)
In questi casi, il tecnico di missaggio ha la possibilità di posizionare i vari elementi che compongono la parte sonora del prodotto in modo coerente alla visuale dello spettatore.

Vi garantisco che, utilizzare questi sistemi, è un’esperienza meravigliosa ma che, allo stesso tempo, può essere causa di “inenarrabili disastri”.
E’ facilissimo posizionare un elemento in un punto sbagliato della scena, creando un senso di totale disorientamento nello spettatore.
Come si può dedurre, qualsiasi tecnico di mix di film, serie Tv o altri prodotti audiovisivi, deve costantemente aggiornarsi ed evolversi per restare al passo con le nuove tecnologie e i nuovi sistemi.

La globalizzazione, ha portato le case di produzione, ad adeguare le proprie lavorazioni per un mercato sempre più esigente.
Ma questo aspetto non deve farci perdere di vista il punto da cui siamo partiti.
Bisogna puntare sempre ad un risultato armonico, gradevole ed il più aderente possibile alla realtà, rispettando le sonorità dell’originale e “giocando” sulle emozioni dello spettatore.

Vi è mai capitato di guardare un film in tv ed avere la necessità di alzare ed abbassare il volume in continuazione perché i dialoghi sono troppo bassi o le musiche e gli effetti troppo alti?
Oppure notare che le voci sono troppo presenti a discapito della colonna sonora o degli effetti?
Se la risposta è sì, probabilmente il mix di questo film non è stato fatto benissimo.
Come professionista dell’audio e come fruitore di film e serie Tv, per me si deve poter impostare il volume di ascolto all’inizio del film per potersi poi tranquillamente rilassare in poltrona per godersi la visione.
Dall’inizio alla fine.

AUTORE DELL'ARTICOLO

ENZO CATERINO

Responsabile tecnico – Fonico di mix